Secchezza degli occhi dovuta al computer - Davide Forni Optomestrista

Secchezza degli occhi dovuta al computer - Davide Forni Optomestrista

Secchezza degli occhi dovuta al computer

Office-Eye-Syndrom

 

La miglior prevenzione?

Cura e rilassamento dei propri occhi

Dopo ore di lavoro davanti allo schermo del computer gli occhi spesso si sentono stanchi e secchi, iniziano a far male, bruciano, prudono, lacrimano e si possono arrossare. Nella maggior parte si tratta di uno stato infiammatorio della congiuntiva, con possibile interessamento della cornea che, se non viene curato, può diventare cronico.

 

La causa

 

Office-Eye-Syndrom” si tratta di principio di occhio secco, causato da un eccessivo affaticamento. La causa primaria va ricercata nello sguardo concentrato sul monitor e più precisamente il fatto di fissare lo schermo fa dimenticare molto spesso di chiudere gli occhi. Normalmente in un minuto l'occhio ammicca dalle 10 alle 15 volte e , ogni volta che la palpebra si chiude, la superficie dell'occhio viene lubrificata dal film lacrimale. In tal modo la pellicola lacrimale protettiva della cornea e della congiuntiva viene sempre rinnovata. Questo liquido complesso consta principalmente di una miscela acquosa/oleosa che fornisce agli occhi il nutrimento necessario e contiene pure dei germicidi che proteggono l'occhio dalle infezioni.

Se l'ammiccamento si riduce provoca la secchezza oculare a causa della evaporazione del liquido lacrimale e le terminazioni nervose della cornea vengono esposte all'aria. Questo processo si manifesta con bruciori, prurito, sensazione di corpi estranei, arrossamento e/o lacrimazioni. Si può riscontrare anche un aumento della sensibilità alla luce (fotofobia). Di conseguenza la concentrazione diminuisce e il lavoro diventa faticoso.

 

Altri fattori scatenanti

 

Gli occhi non devono essere ulteriormente sottoposti a stress. Per poter guardare lo schermo in modo rilassato è opportuno indossare all'occorrenza degli occhiali specifici previo un controllo della vista per valutare le proprie necessità correttive. Le lenti a contatto non sempre possono alleviare i sintomi e proteggere dalla secchezza in quanto anch'essi esigono un apporto in acqua elevato. Normalmente gli occhiali si rendono necessari a partire dai 45/50 anni d'età, quale conseguenza della presbiopia, ma anche in età molto più giovane alcuni fattori quali: piccole correzioni dette “ riposanti” possono migliorare la concentrazione e diminuire lo stress oculare.

E' anche molto importante l'ergonomia sul posto di lavoro in modo da non affaticare gli occhi, vediamo alcuni espedienti che si possono attuare con facilità:

  • lo schermo dovrebbe trovarsi almeno un braccio di distanza dagli occhi

  • il bordo superiore dello schermo non deve superare la linea di sguardo orizzontale

  • l'illuminazione deve essere tale da non abbagliare e non riflettere su di esso

  • il contrasto e la luminosità devono essere regolati nel miglior modo possibile

  • controllare la postura

  • un umidità ideale del locale, soprattutto durante le stagioni invernali, dove il riscaldamento provoca l'aumento della secchezza degli occhi, ma anche nei locali climatizzati.

 

Cosa possiamo fare per proteggere gli occhi davanti al computer?

 

Un buon consiglio sarebbe quello di avere un promemoria attaccato sul monitor con scritto “ ammiccare”.

Molto importanti sono le misure curative, quali gocce umettanti, applicazione di compresse calde e un morbido massaggio delle palpebre. O semplicemente a volte è sufficiente eseguire un massaggio detto “palming”. In pratica, si strofinano i palmi delle mani uno contro l'altro fino a che si sono riscaldati e si pongono morbidamente sugli occhi chiusi.

Bere tanta acqua è importante poiché un buon assorbimento di liquidi fa bene anche agli occhi. Studi recenti dimostrano che dosi elevate di Omega 3, contenute per esempio nell'olio di lino, sono utili al trattamento degli occhi secchi.

 

Quali gocce sono consigliate?

 
Si raccomanda l'uso di umettanti che contengono integratori del liquido lacrimale che contribuiscono la formazione del film lacrimale, o degli spray a base di lipidi. Nei casi più gravi esistono farmaci contenenti cortisone che possono essere prescritti dall'oftalmologo in caso di necessità.

 

Conjunctivitis sicca o occhi secchi

 

E’ una malattia degli occhi che si verifica più frequentemente. Non è solo il lavoro davanti al computer che può provocarla, anche la menopausa/andropausa, farmaci di vario tipo quali prodotti chemioterapici, la pillola o gli antistaminici, ma anche le patologie della tiroide, i reumi, sindrome di Sjögren, il diabete e, soprattutto, le infiammazioni dei bordi palpebrali possono essere la causa della secchezza.

 

Il bordo palpebrale non viene curato a sufficienza

 

Nel bordo palpebrale, sia inferiore che superiore, risiedono le ghiandole (Meibomio) responsabili della secrezione di una sostanza oleosa per la formazione dello strato superficiale del film lacrimale, il quale contiene altre sostanze ricche di principi nutritivi, protettivi, umettanti che ricoprono sia la congiuntiva che la cornea.

Lo strato lipidico oleoso funge da pellicola protettiva e impedisce la fuoriuscita e l'evaporazione delle lacrime.

Qualora dei microorganismi quali, batteri o funghi, si siano annidati tra le ciglia e quindi il bordo palpebrale, la pellicola protettiva viene indebolita a causa di infiammazioni o ostruzioni delle varie ghiandole provocando blefariti, orzaioli e calazi. Ne consegue una minor produzione di secreto lacrimale protettivo quindi un aumento dell’evaporazione o fuoriuscita delle lacrime.

Dunque per poter ovviare a questi disturbi è necessario utilizzare soluzioni di lavaggio con un PH neutro e senza tensioattivi unitamente a salviette sterili ipoallergeniche per l'igiene quotidiana di palpebre e ciglia.

Delle compresse calde, anche a base di The nero, favoriscono il riscaldamento delle palpebre, fluidificando il sebo solidificatosi sull’orlo delle palpebre.

 

Inoltre si sconsiglia di truccarsi con la matita direttamente sul bordo palpebrale bensì davanti ad esso vicino alle ciglia onde evitare di coprire il foro ghiandolare.