Controllare la progressione della miopia negli adolescenti è possibile? - Davide Forni Optometrista

Controllare la progressione della miopia negli adolescenti è possibile? - Davide Forni Optometrista

La miopia è un’anomalia della visione ed è stata descritta per la prima volta da Aristotele (384-322 a.C).

Malgrado le recenti ricerche, il meccanismo dello sviluppo progressivo della miopia non è ancora ben conosciuto. Negli ultimi decenni stiamo assistendo ad uno sviluppo anomalo di questo problema visivo e soprattutto nell'Asia dell’est dove si evoca il termine “epidemia della miopia”.

 

Cosè la miopia?

 

Le immagini proiettate all’interno dell’occhio risultano sfocate essendo che i loro raggi convergono prima della retina, questo fatto impedisce di vedere nitido gli oggetti in lontananza.

 

Le principali cause della miopia sono:

 

  • eccessiva lunghezza del bulbo oculare

  • cornea e cristallino iperfunzionanti (elevato potere rifrattivo)

  • elevato numero di ore di attività da vicino

  • poche ore di attività all’aperto, esposizione alla luce (dopamina)

  • aumento della densità ottica del cristallino

  • cause genetiche e etniche

  • stress visivo: computer e cellulari (accomodazione, convergenza e luce blu)

 

 

Vediamo ora come è ripartita la prevalenza della miopia a livello mondiale: dal 10% al 30% in Oceania, Africa e Europa, dal 30% al 40% in Europa, Australia e Nordamerica e tra il 50% e 97% in Asia. Entro il 2050 l'Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che ca. 4,7 miliardi di persone saranno miopi.

 

 
E' stato dimostrato che un miope da -8.00 diottrie, ha 10 volte più possibilità di sviluppare delle patologie retiniche che un miopie di -4.00 diottrie. Di conseguenza una miopia forte è un fattore di rischio per altre patologie oculari, come il glaucoma, la neovascolarizzazione coroidiana, la degenerazione periferica, maculopatie e stacco retinico. Per quanto riguarda la cataratta, gli studi divergono per quanto riguarda la sua relazione con la miopia. In generale, una forte miopia è la fonte maggiore dei disturbi della vista nel mondo intero.

In Giappone, Corea e Singapore rappresenta una delle cause principali di cecità. In Europa è comunque una causa frequente di handicap visivi.

 

 

Come si può trattare o perlomeno frenare la progressione della miopia negli adolescenti?

 

Alcuni trattamenti per prevenire la miopia comprendono soluzioni farmacologiche, una maggiore attività all’aperto e le lenti a contatto ortocheratologiche “defocus” e alcune lenti a contatto morbide speciali.

Soluzioni farmacologiche

Negli ultimi anni la comunità scientifica, indica che la somministrazione a basso dosaggio (0,01%) di gocce di atropina negli adolescenti in età scolastica è uno dei trattamenti più promettenti in questo momento e con effetti collaterali praticamente assenti. Questa sostanza interviene nel processo di accomodazione/convergenza rallentando la progressione della miopia.


Attività all'aperto

Per quanto riguarda l’attività all’aperto, vi sono prove evidenti che i bambini che trascorrono più tempo all’aperto durante le ore di luce hanno meno probabilità di essere miopi o di subire una progressione dell’ ametropia. Studi effettuati a Taiwan ed in Cina hanno dimostrato una riduzione dell’incidenza della miopia dal 25% al 50% quando i bambini trascorrono da 40 a 80 minuti all’aria aperta durante tutto l'anno. A Taiwan, per tale motivo, sono stati modificati i programmi scolastici per aggiungere due ore di attività all’aperto. Molti sono i fattori che entrano in gioco: l'esposizione solare a spettro completo con la produzione di vitamina D, il rilascio di sostanze a livello della retina come la dopamina.


Lenti a contatto ortocheratologiche

Per quanto riguarda le lenti a contatto, recenti studi hanno dimostrato che il loro utilizzo nei bambini miopi può rallentarne l'aumento.

Le lenti a contatto notturne ortocheratologiche per il controllo della miopia, sono delle lenti a contatto gas-permeabili chiamate anche a "geometria inversa" che permettono di modellare lievemente il profilo della cornea durante il sonno, riducendo la miopia e migliorando così la vista. Applicate la sera prima di andare a dormire e tolte al risveglio, consentono di veder bene senza nessun ausilio per più di 24 ore. Dopo qualche giorno di adattamento, la visione nitida ad occhio nudo dura fino a sera. Le lenti ortocheratologiche agiscono sullo strato esterno della cornea (l’epitelio) assottigliandolo e spostandolo verso la periferia. Nella zona esterna la compensazione della miopia risulta essere molto meno forte, provocando un effetto “defocus” a livello retinico e di conseguenza inibisce lo stimolo della crescita in lunghezza del bulbo oculare. Considerando che 2 diottrie di miopia corrispondono ad un assottigliamento di 12 micron e che un capello umano è spesso 125 micron, si può facilmente intuire come le lenti ortocheratologiche possano produrre notevoli risultati senza risultare invasive e sopprattuto è un processo totalmente reversibile senza controindicazioni.

Anche alcune lenti a contatto morbide di uso quotidiano, con l'inserimento di una speciale zone chiamata “defocus” danno dei buoni risultati.

Conclusioni

Dalle conoscenze scientifiche attuali e le esperienze pratiche cliniche, differenti alternative valgono la pena di essere presi in considerazione per la correzione e il controllo della miopia evolutiva.
La raccomandazione è di eseguire regolarmente una volta all’anno l’esame della vista oftalmologico, per valutare la miglior soluzione del caso e di incoraggiare le attività all’esterno.